Tutto sui Funghi Commestibili e sui Funghi Velenosi
Basidiomiceti
Basidiomiceti è una delle due classi in cui vengono comunemente divisi i funghi. Le due classi sono Ascomiceti e Basidiomiceti e sono riconoscibili e separabili tra di loro per le caratteristiche della struttura degli organi che producono le spore.
Nei funghi Basidiomiceti le spore si formano all’esterno di particolari cellule clavate che si chiamado “basidi“..
Il Boletus aestivalis, sinonimo di Boletus reticolatus, è chiamato anche porcino estatino ed è un ottimo fungo commestibile.
Questa specie di fungo appartiene al genere Boletus , alla famiglia delle Boletaceae , all’ordine Boletales , alla classe dei Basidiomycetes e alla divisione Basidiomycota .
Il fungo Boletus erythropus (Neoboletus praestigiator), è chiamato anche porcino dal piede rosso.
Introduzione al Boletus erythropus
Alcuni dei nomi con cui è conosciuto sono anche Neoboletus luridiformis o Neoboletus erythropus.
Questa specie di fungo, comunque , è quella che ha avuto maggiori cambiamenti di nome nel tempo.
Infatti, mentre all’inizio dello studio del nuovo Regno dei Funghi, ( Whittaker, 1959), le osservazioni venivano fatte con il microscopio, più recentemente e con le nuove scoperte gli studiosi hanno potuto utilizzare metodi più scientifici come lo studio del DNA.
Da qui la creazione di un nuovo gruppo, comunque appartenente ai Boleti, chiamato Neoboletus, che fa riferimento al viraggio della loro carne verso una colorazione blu.
L’ Omphalotus olearius è un fungo facilmente riconoscibile per il colore arancio del carpoforo e per via delle lamelle decorrenti.
Questa specie è molto velenosa, spesso anche mortale, come si rileva dalla letteratura medica, proprio in merito ai decessi che ha provocato.
Alcuni cercatori poco esperti potrebbero confonderlo con altre specie simili, come il Cantharellus cibarius ma, in realtà tra le due specie ci sono molte differenze.
La Volvariella volvacea è un fungo abbastanza raro in natura. Viene coltivato e commercializzato a scopo alimentare soprattutto nei paesi con clima tropicale dell’Asia. E’ conosciuto anche come Fungo di paglia o fungo di muschio.
Introduzione alla Volvariella volvacea
La Volvariella volvacea è una specie che appartiene al genere Volvariella, alla famiglia delleAmanitaceae, all’Ordine Agaricales, alla classe Basidiomycetes e alla divisione Basidiomycota.
Il nome Volvariellaè un diminutivo di Volvaria, genere di funghi il cui nome deriva dal latino “ volva” che significa guaina ed è riferito alla volva che si trova alla base del gambo.
Anche “Volvacea” vi fa riferimento e rafforza la caratteristica presenza della volva.
Altri Nomi della Volvariella volvacea
La Volvariella volvaceaè comunemente conosciuta anche con i nomi popolari di:
Fungo di muschio
Fungo di paglia
Volvariella
Descrizione
Cappello
Il cappello della Volvariella volvacea può raggiungere dimensioni che vanno dai 5 ai 20 cm. di diametro.
In fase iniziale ha la forma di una campanella, crescendo diventa convesso poi, con il passare del tempo, presenta forma involuta che poi si spiana.
La cuticola può essere di colore grigiastro o grigio-verde, di colore marroncino più scuro al centro.
E’ spesso pelosa, con l’umidità è viscida e brillante.
Conserva, talvolta, residui e resti della volva.
Le lamelle
Le lamelle dell’imenoforo sono molto fitte con numerose lamellule.
All’inizio sono di colore bianco, con il passare del tempo tendono a diventare rosate.
Il gambo
Il gambo della Volvariellapuò avere dimensioni che vanno da 6 a 8 cm. di altezza e 0,6-2,0 cm .di diametro.
E’ cavo, robusto e carnoso.
Ha forma cilindrica ed è di colore bianco piuttosto assottigliato verso la base.
Quando le lamelle rilasciano le spore, il gambo può assumere un colore rosato.
La volva
La volva della Volvariella volvacea è piuttosto ampia e membranosa, fragile e lobata.
Spesso ne troviamo resti sul cappello.
Può avere un colore bianco-ghiaccio o anche grigio chiaro.
All’interno, comunque, è sempre bianca.
Spore
Le spore della Volvariellahanno forma irregolare ma ovale.
Sono lisce o appena granulose.
In massa hanno color carne.
Carne
La carne della Volvariella volvacea è di colore biancastro ed è fibrosa.
Ha un odore di rafano, ricorda quello della rapa.
Il sapore è delicato ma piuttosto anonimo e scialbo.
Habitat della Volvariella volvacea
La Volvariella volvaceaè un fungo saprofita.
In natura, è una specie piuttosto rara.
Si può trovare nei prati, durante il periodo autunnale.
Commestibilità
La Volvariella volvacea è commestibile, ma ha un valore scarso, e comunque, a causa della sua rarità, è consigliabile non raccoglierlo.
I prodotti derivanti dalla coltivazione sono commercializzati anche in Italia.
Lo possiamo trovare, infatti, sugli scaffali dei supermercati generalmente sottolio nei barattoli con il nome più accattivante di “fungo di muschio”.
Sembra che sia adatto anche all’essiccatura.
Specie simili
Bisogna fare attenzione perchè la Volvariella, allo stato embrionale, può esser confusa con l’Amanita phalloides.
Nella fase più adulta, si distingue dall’Amanita phalloides per la mancanza dell’anello e per le fibrille che ornano il cappello.
Altra caratteristica distintiva sono le lamelle rosate quando le spore giungono a maturazione.
Curiosità
La Volvariella volvacea, come già detto, è una specie di fungo raro in natura.
Il fungo muschio viene coltivato e quindi commercializzato, soprattutto in Asia.
La sua coltivazione sembra iniziata già intorno al 1822 in Cina e da lì si è poi diffuso agli altri paesi asiatici.
Per coltivarlo sono necessarie temperature piuttosto elevate perché ha bisogno, specialmente durante la fase di incubazione, di una temperatura che arriva fino a 35° per alcuni giorni.
Per completare la fruttificazione, bastano temperature intorno ai 27°- 31°.
Viene coltivato su un substrato costituito da materiali di scarto: avanzi di attività agricole, paglia di riso, foglie di banana e segatura, scarti della lavorazione del cotone e della canna da zucchero….
Tutti questi materiali che costituiscono il substrato di coltivazione, dopo una prima fase di compostaggio, vengono pastorizzati.
Come tutti i “prataioli” commestibili, l’Agaricus arvensis è un fungo molto apprezzato. E’ conosciuto anche con il sinonimo di Psalliata arvensis, più comunemente con il nome di Prataiolo maggiore.
Per le sue qualità organolettiche e la gradevolezza della carne, è uno degli Agaricus più ricercati.
L’Hydnum repandum è un fungo che appartiene alla famiglia delle Hydnaceae. Molto apprezzato e ricercato, è conosciuto con l’appellativo volgare di “fungo steccherino“, a causa degli aculei presenti sotto il cappello.
Il Boletus luridus (Boleto Lurido), sinonimo di Suillellus luridus, è un fungo appartenente alla famiglia delle Boletaceae.
E’ piuttosto apprezzato dai raccoglitori di alcune zone, mentre da altri, viene evitato perché considerato di qualità scadente a causa del suo aspetto poco gradevole.
Il Clathrus archeri è una specie di fungo comunemente conosciuto come “Octopus Stinkhorn” (“fungo polpo”) o “Devil’s fingers” (“dita del diavolo“), è un fungo saprofita,parente del fungo lanterna.
Il Clathrus ruber o Fungo Lanterna, è un fungo dall’aspetto molto curioso che appartiene alla famiglia delle Clathraceae.
E’ stato descritto per la prima volta da un botanico e naturalista nel XVI secolo, intorno al 1592, di nome Fabio Colonna che, per la sua forma particolare, lo chiamò “Fungo lanterna”: infatti, quando è maturo, se cresciuto in modo regolare, sembra una lanterna con forma geometrica di icosaedro troncato.