Il Cortinarius orellanus, anche chiamato Cortinario orellano, è un fungo MORTALE del periodo tardo autunnale.
E’ un fungo dall’aspetto abbastanza robusto, considerato fino a pochi decenni fa, commestibile. Solo recentemente si è rivelato infido e mortale per le caratteristiche che descriveremo più avanti.
Fortunatamente, è abbastanza raro in Italia anche se, nei luoghi dove nasce, spesso si può trovare in gruppi anche numerosi.
Introduzione al Cortinarius orellanus
L’etimologia del nome scientifico di questo fungo ha origine dal latino Cortinarius che significa “ attinente alle cortine”, a causa dei residui del veloMembrana che riveste il fungo nelle prime fasi della sua crescita. Può rivestire l'intero corpo del fungo, Velo Generale. Solo il cappello e la parte superiore del gambo, Velo Parziale. Leggi che avvolge gli esemplari alla nascita e che poi spariscono e “orellanus” che deriva da Bixia orellana , pianta da cui si estrae un colorante arancio ruggine.
La specie del Cortinarius orellanus appartiene alla Divisione Basidiomycota , della Classe Basidiomycetes , Ordine Agaricales , Famiglia Cortinariaceae , Genere Cortinarius , Sottogenere Leprocybe.
Altri Nomi del Cortinarius orellanus
Il Cortinarius orellanus , il cui sinonimo è Cortinarius rutilans, è conosciuto anche, coi nomi di:
- Cortinario Orellano
- Orellano
Descrizione e morfologia del Cortinario orellano
Cerchiamo adesso di illustrare più chiaramente possibile le caratteristiche morfologiche di questa specie di fungo.
Il Cappello
Il cappello del Cortinarius orellanus è sottile, con dimensioni che vanno dai 4 agli 8 cm di diametro.
Inizialmente, ha la forma di una semisfera irregolare, leggermente campanulatoTermine che definisce il cappello, quando si presenta a forma di campana o a forma parabolica. Leggi.
Crescendo tende a spianarsi, a distendersi fino a diventare, in fase adulta, depressoDefinizione di cappello che ha, leggermente concavo al centro, a forma di scodella. Leggi, con piccole gobbe e spesso con un evidente umboneProtuberanza che si eleva nella parte centrale del cappello di alcune specie di funghi. Può essere: Conico, Ottuso o Acuto. Leggi al centro.
Da giovane ha un margineOrlo o bordo libero del cappello o delle lamelle. Leggi delicato, involutoSi dice del margine del cappello, quando è arrotolato all'interno, verso il gambo. E' il contrario di Revoluto o Reflesso. Leggi e piuttosto arrotolato, poi si apre diventando ondulatoQuando il margine del cappello presenta delle ondulazioni, è ondulato irregolarmente. Sinonimo di Sinuoso, Flessuoso. Leggi o lobatoMargine del cappello caratterizzato da lobi. Leggi.
Con l’età, il margineOrlo o bordo libero del cappello o delle lamelle. Leggi tende a contorcersi e a spaccarsi.
La cuticolaViene così definita la sottile pellicola che riveste il cappello dei funghi. Talvolta è facile da togliere completamente. Prende il nome di "differenziata" e può essere asportata completamente, solo per metà o solo sull'orlo. Leggi de fungo Cortinario orellano giovane ha un aspetto liscio, vellutato, opaco e asciutto.
Non è igrofana ma ricoperta da piccole squamette e fibrille minute.
Il colore del cappello è marrone-rossiccio, aranciato, tendente al color rame.
Specialmente in fase adulta, spesso è più scuro fino al color mattone, comunque quasi sempre abbastanza omogeneoCarpoforo caratterizzato da gambo e cappello che formano un corpo unico, non facilmente separabili..
Le Lamelle
Le lamelleSono le sottili lamine verticali, situate nella parte inferiore del cappello, disposte a coltello dal gambo al bordo del cappello. Su queste si trova l'imenio dei funghi della famiglia delle Agaricaceae. Leggi dell’imenoforo del Cortinarius orellanus sono largheRiferito alle lamelle la cui distanza tra l'attaccatura alla carne del cappello e l'orlo libero è ampia. E' il contrario di Strette. Leggi, alte, distanziate tra loro, annesse Si definiscono con questo termine, le lamelle dei funghi, quando esse risultano unite al gambo solamente per un piccolo tratto della loro altezza, così sembra che si avvicinino e lo tocchino solamente. Sinonimo di Aderenti Leggi al gambo, adnato-smarginate.
Si presentano, a volte, quasi grinzose e con il margineOrlo o bordo libero del cappello o delle lamelle. Leggi eroso, con lamellule tra l’una e l’altra.
Quando il cappello si apre, inizialmente vanno dal colore tabacco al marrone rossiccio con tonalità arancio.
Da adulti, con la maturazione delle spore, diventano più simili al colore del cappello con toni e riflessi color ruggine.
Il Gambo
Il gambo del Cortinario orellano può raggiungere un’altezza che va da 3-4 cm a 9-10 cm con un diametro che varia da 0,8 a 1,8 cm.
Ha forma generalmente cilindrica, piuttosto slanciato, sodo, pieno e fibrosoSi dice di un tessuto munito di fibre. In genere si riferisce alla consistenza della carne del gambo. Leggi.
Talvolta, nella zona centrale, si presenta più allargato mentre, alla base, più stretto.
E’ decorato longitudinalmente da sottiliRiferito alle lamelle che hanno poco spessore. E' il contrario di Spesse. Leggi fibrille marroni-rossicce che gli danno riflessi rugginosi simili al colore del suo cappello.
Vicino al cappello e alla base ha un colore più chiaro.
Le Spore
Le spore hanno forma piuttosto ovale e a mandorla e sono ricoperte da piccole e fitteQuando le lamelle sono molto vicine tra loro. Il contrario di rado, spaziato. Leggi verruche.
Il loro colore è ocra, ruggine in massa.
Hanno dimensioni di 10-12,5 × 5,5-6,5 µm.
La Carne
La carne del Cortinarius orellanus è soda e compatta ma piuttosto sottile.
Sotto la cuticolaViene così definita la sottile pellicola che riveste il cappello dei funghi. Talvolta è facile da togliere completamente. Prende il nome di "differenziata" e può essere asportata completamente, solo per metà o solo sull'orlo. Leggi ha colore mattone-ruggine, poi va dal giallo al rossastro.
Nel gambo è setosa e compatta, vicino al piede del gambo è più scura.
Odore : di radice o di rapa, leggero, non molto persistente.
Sapore : acidulo-dolciastro, di terra ( raccomandiamo di non ingoiare!).
Habitat del Fungo Cortinario orellano
Il Cortinarius orellanus è un fungo simbionteOrganismo che vive un rapporto obbligato, con altri organismi viventi, dal quale traggono entrambi reciproco vantaggio. Leggi di latifogliePiante ad alto fusto con foglie a lamina più o meno ampia, con forma varia. (Faggio, quercia, betulla, castagno etc etc.) Termine che si contrappone ad aghifoglie (c0nifere), che hanno le foglie a lamina stretta, filiforme, a forma di ago.... Leggi ed, in modo particolare, di faggi, querce ma non disdegna neanche i noccioli.
E’ una specie che fruttifica anche in zone collinari da fine estate ( agosto) ad autunno inoltrato.
Questo fungo non è molto diffuso in Italia ma, dove fruttifica, si può trovare isolato o crescere in gruppi abbondanti dove si può ritrovare, spesso, anche negli anni successivi.
Commestibilità
Il Cortinarius orellanus è un fungo VELENOSO MORTALE.
Esso è responsabile di una delle peggiori sindromi a lunga latenza provocate da alcune specie di funghi.
La sindrome sopra nominata è quella orellanica, perché il Cortinario orellano contiene una tossina conosciuta con il nome di orellanina .
Questa tossina è particolarmente infida perché , essendo a lunga latenza, quando ci si rende conto di esserne vittime, ormai è troppo tardi.
Gli effetti della sua tossicità, che colpisce i reni, possono manifestarsi da 2 a 18 giorni dopo l’ingestione.
Inizialmente l’intossicazione inizia con un leggero malessere, inappetenza, dolori muscolari e stanchezza generale poi subentra una sete bruciante e l’aumento della diuresi, con persistenza e aggravamento di nausea, cefalee, dolori muscolari e brividi.
Fino a questo momento non ci si rende pienamente conto di ciò che sta succedendo nell’organismo: può verificarsi anche, a seconda delle persone, una fase di apparente remissioni dei sintomi fino a che si ha la necrotizzazione dei tubuliStruttura formata da piccoli tubicini all'interno dei quali sono disposti i basidi nei Boleti e nei Polipori. I tubuli, che si aprono verso l'esterno attraverso i pori, sono sistemati nella faccia inferiore del cappello. Leggi renali.
Nel 10% dei casi, si arriva al decesso, altrimenti si rende necessario ricorrere alla dialisi, al rene artificiale fino ad arrivare al trapianto renale.
Anche solo per un leggero avvelenamento possono essere necessari diversi mesi di trattamento in ospedale.
Il fatto che, nonostante l’aspetto sgradevole, il cattivo odore e sapore di questo fungo, possa essere consumato è, in gran parte dovuto al fatto che questi avvelenamenti avvengono principalmente in zone dove, per abitudine vengono consumati funghi del genere Chroogomphus , i quali, in fase giovanile presentano alcune affinità.
Funghi simili al Cortinarius orellanus
Questa specie può essere confusa con:
- Cortinarius speciosissimus ( Cortinarius orellanoides), molto simile nei colori, con il cappello conico-umbonato, il gambo con bande irregolari giallastre e cangianti.Il luogo ideale di questa specie, però, è il bosco di conifereSinonimo di Aghifoglie. Leggi.
Anche questo fungo è velenoso mortale, a causa dello stesso principio tossico, l’orellanina.
- Cortinarius speciosissimus ( Cortinarius orellanoides), molto simile nei colori, con il cappello conico-umbonato, il gambo con bande irregolari giallastre e cangianti.Il luogo ideale di questa specie, però, è il bosco di conifereSinonimo di Aghifoglie. Leggi.
- Cortinarius cinnabarinus , ha colore rosso vermiglio, lamelleSono le sottili lamine verticali, situate nella parte inferiore del cappello, disposte a coltello dal gambo al bordo del cappello. Su queste si trova l'imenio dei funghi della famiglia delle Agaricaceae. Leggi di un colore ancora più intenso; nasce nelle faggete. E’ velenoso ma non mortale , responsabile della sindrome gastroenterica .
- Cortinarius bolaris, di colore chiaro o ocra, con squame vermiglie e lamelleSono le sottili lamine verticali, situate nella parte inferiore del cappello, disposte a coltello dal gambo al bordo del cappello. Su queste si trova l'imenio dei funghi della famiglia delle Agaricaceae. Leggi color cannella.
- Possono somigliare al Cortinarius orellanus , tutti i funghi del Sottogenere Leprocybe, anche se hanno colori più giallastri e meno rugginosi
Curiosità
Il Cortinarius orellanus è sicuramente più velenoso del Cortinarius speciosissimus , perchè l’orellanina , la tossina responsabile è presente in misura maggiore nell’orellanus, rispetto al lo speciosissimus.
Il periodo di latenza, prima della manifestazione esplicita di sintomi d’intossicazione da orellanina , varia da individuo a individuo, a seconda della quantità ingerita e può essere lungo anche oltre 10 gg.
Per questo, quando ci si rende conto dell’intossicazione, può essere troppo tardi.
Infatti, per alcuni studiosi, l’orellanina rimane nell’organismo anche fino a sei mesi dopo l’ingestione, per questo motivo, anche il trapianto deve essere fatto dopo un tempo di almeno 1 anno per dare tempo agli organi coinvolti di smaltire questa terribile tossina.
SINDROME ORELLANICA
La tossina di questa sindrome è stata individuata ed isolata per la prima volta dal micologo polacco Stanislaw Gryzmala nel 1965 dopo un’ intossicazione di massa, iniziò a collegare i numerosi decessi già avvenuti con il consumo di questa specie di fungo, che fino a poco tempo prima veniva venduto nei mercati di Varsavia.
Questo studioso capì che il Cortinarius orellanus era responsabile dell’insorgenza di una sindrome nefro citotossica e riuscì ad isolare la tossina da lui chiamata orellanina.
Non fu affatto semplice collegare i vari fatti anche perché, l’insufficienza renale non è sempre presente: può dipendere, infatti, da una predisposizione individuale, da una nefropatia preesistente e dalla dose totale di tossine ingerite, considerando anche il fatto, non secondario, che il tempo di latenza è lungo e le prime manifestazioni cliniche importanti possono insorgere anche dopo 20-30 giorni dall’ingestione.
Non esistendo un trattamento antidotico specifico, se si sopravvive alla fase acuta, si è condannati a dialisi a vita o a trapianto di reni.
CARTA D’IDENTITA’
COLORE CAPPELLO: Cannella
ALTEZZA GAMBO: 4-8 cm
COLORE GAMBO: Ruggine
LAMELLESono le sottili lamine verticali, situate nella parte inferiore del cappello, disposte a coltello dal gambo al bordo del cappello. Su queste si trova l'imenio dei funghi della famiglia delle Agaricaceae. Leggi: Ruggine
CARNE: Giallastra
ODORE: Ravanello
SAPORE: Dolciastro
SPORE: Ocracee
HABITAT: LatifogliePiante ad alto fusto con foglie a lamina più o meno ampia, con forma varia. (Faggio, quercia, betulla, castagno etc etc.) Termine che si contrappone ad aghifoglie (c0nifere), che hanno le foglie a lamina stretta, filiforme, a forma di ago.... Leggi
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