La Volvariella volvacea è un fungo abbastanza raro in natura. Viene coltivato e commercializzato a scopo alimentare soprattutto nei paesi con clima tropicale dell’Asia. E’ conosciuto anche come Fungo di paglia o fungo di muschio.
Introduzione alla Volvariella volvacea
La Volvariella volvacea è una specie che appartiene al genere Volvariella, alla famiglia delle Amanitaceae, all’Ordine Agaricales, alla classe Basidiomycetes e alla divisione Basidiomycota.
Il nome Volvariella è un diminutivo di Volvaria, genere di funghi il cui nome deriva dal latino “ volvaIl residuo del velo generale, che rimane attaccato alla base del gambo. Può essere formata da tessuto friabile o membranoso. Leggi” che significa guaina ed è riferito alla volvaIl residuo del velo generale, che rimane attaccato alla base del gambo. Può essere formata da tessuto friabile o membranoso. Leggi che si trova alla base del gambo.
Anche “Volvacea” vi fa riferimento e rafforza la caratteristica presenza della volvaIl residuo del velo generale, che rimane attaccato alla base del gambo. Può essere formata da tessuto friabile o membranoso. Leggi.
Altri Nomi della Volvariella volvacea
La Volvariella volvacea
è comunemente conosciuta anche con i nomi popolari di:
- Fungo di muschio
- Fungo di paglia
- Volvariella
Descrizione
Cappello
Il cappello della Volvariella volvacea può raggiungere dimensioni che vanno dai 5 ai 20 cm. di diametro.
In fase iniziale ha la forma di una campanella, crescendo diventa convessoViene così definita la forma del cappello quando risulta più appiattita rispetto a emisferico. Leggi poi, con il passare del tempo, presenta forma involuta che poi si spiana.
La cuticolaViene così definita la sottile pellicola che riveste il cappello dei funghi. Talvolta è facile da togliere completamente. Prende il nome di "differenziata" e può essere asportata completamente, solo per metà o solo sull'orlo. Leggi può essere di colore grigiastro o grigio-verde, di colore marroncino più scuro al centro.
E’ spesso pelosa, con l’umidità è viscida e brillante.
Conserva, talvolta, residui e resti della volvaIl residuo del velo generale, che rimane attaccato alla base del gambo. Può essere formata da tessuto friabile o membranoso. Leggi.
Le lamelle
Le lamelleSono le sottili lamine verticali, situate nella parte inferiore del cappello, disposte a coltello dal gambo al bordo del cappello. Su queste si trova l'imenio dei funghi della famiglia delle Agaricaceae. Leggi dell’imenoforo sono molto fitteQuando le lamelle sono molto vicine tra loro. Il contrario di rado, spaziato. Leggi con numerose lamellule.
All’inizio sono di colore bianco, con il passare del tempo tendono a diventare rosate.
Il gambo
Il gambo della Volvariella può avere dimensioni che vanno da 6 a 8 cm. di altezza e 0,6-2,0 cm .di diametro.
E’ cavoTermine che definisce il gambo quando è vuoto al suo interno. Es. Boletinus cavipes e Gyroporus castaneus a maturità. Leggi, robusto e carnoso.
Ha forma cilindrica ed è di colore bianco piuttosto assottigliato verso la base.
Quando le lamelleSono le sottili lamine verticali, situate nella parte inferiore del cappello, disposte a coltello dal gambo al bordo del cappello. Su queste si trova l'imenio dei funghi della famiglia delle Agaricaceae. Leggi rilasciano le spore, il gambo può assumere un colore rosato.
La volvaIl residuo del velo generale, che rimane attaccato alla base del gambo. Può essere formata da tessuto friabile o membranoso. Leggi
La volvaIl residuo del velo generale, che rimane attaccato alla base del gambo. Può essere formata da tessuto friabile o membranoso. Leggi della Volvariella volvacea è piuttosto ampia e membranosa, fragile e lobata.
Spesso ne troviamo resti sul cappello.
Può avere un colore bianco-ghiaccio o anche grigio chiaro.
All’interno, comunque, è sempre bianca.
Spore
Le spore della Volvariella hanno forma irregolare ma ovale.
Sono lisce o appena granulose.
In massa hanno color carne.
Carne
La carne della Volvariella volvacea è di colore biancastro ed è fibrosa.
Ha un odore di rafano, ricorda quello della rapa.
Il sapore è delicato ma piuttosto anonimo e scialbo.
Habitat della Volvariella volvacea
La Volvariella volvacea è un fungo saprofitaFungo, in generale un organismo, che vive sulle sostanze organiche in decomposizione. Leggi.
In natura, è una specie piuttosto rara.
Si può trovare nei prati, durante il periodo autunnale.
Commestibilità
La Volvariella volvacea è commestibile, ma ha un valore scarso, e comunque, a causa della sua rarità, è consigliabile non raccoglierlo.
I prodotti derivanti dalla coltivazione sono commercializzati anche in Italia.
Lo possiamo trovare, infatti, sugli scaffali dei supermercati generalmente sottolio nei barattoli con il nome più accattivante di “fungo di muschio”.
Sembra che sia adatto anche all’essiccatura.
Specie simili
Bisogna fare attenzione perchè la Volvariella, allo stato embrionale, può esser confusa con l’Amanita phalloides.
Nella fase più adulta, si distingue dall’Amanita phalloides per la mancanza dell’anelloE' quella specie di cercine, molle e membranoso, più o meno largo, semplice nel genere Amanita, o doppio come in alcuni prataioli nel genere Agaricus. Si trova, generalmente, nella parte alta del gambo che deriva dal velo parziale, che si... Leggi e per le fibrille che ornano il cappello.
Altra caratteristica distintiva sono le lamelleSono le sottili lamine verticali, situate nella parte inferiore del cappello, disposte a coltello dal gambo al bordo del cappello. Su queste si trova l'imenio dei funghi della famiglia delle Agaricaceae. Leggi rosate quando le spore giungono a maturazione.
Curiosità
La Volvariella volvacea, come già detto, è una specie di fungo raro in natura.
Il fungo muschio viene coltivato e quindi commercializzato, soprattutto in Asia.
La sua coltivazione sembra iniziata già intorno al 1822 in Cina e da lì si è poi diffuso agli altri paesi asiatici.
Per coltivarlo sono necessarie temperature piuttosto elevate perché ha bisogno, specialmente durante la fase di incubazione, di una temperatura che arriva fino a 35° per alcuni giorni.
Per completare la fruttificazione, bastano temperature intorno ai 27°- 31°.
Viene coltivato su un substratoE' il mezzo nutritivo dove si sviluppa e vive il fungo. Leggi costituito da materiali di scarto: avanzi di attività agricole, paglia di riso, foglie di banana e segatura, scarti della lavorazione del cotone e della canna da zucchero….
Tutti questi materiali che costituiscono il substratoE' il mezzo nutritivo dove si sviluppa e vive il fungo. Leggi di coltivazione, dopo una prima fase di compostaggio, vengono pastorizzati.
CARTA D’IDENTITA’
COLORE CAPPELLO: Grigiastro
ALTEZZA GAMBO: 6-8 cm
COLORE GAMBO: Biancastro
LAMELLESono le sottili lamine verticali, situate nella parte inferiore del cappello, disposte a coltello dal gambo al bordo del cappello. Su queste si trova l'imenio dei funghi della famiglia delle Agaricaceae. Leggi: Rosee
CARNE: Bianca
ODORE: Rafanoide
SAPORE: Mite
SPORE: C arnicino
HABITAT: Ambienti erbosi
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